Il mitico Regno di Georgia

Articolo di Giovanni Cavallanti Ferrero 


I Bagrationi sono la più antica dinastia della intera Cristianità che ha governato, con principi e re, la Georgia e il Caucaso, per oltre 1200 anni, difendendo quei territori eurasiatici di confine, quindi anche la nostra Europa mediterranea, dalle invasioni persiane, mongole, arabe e turche. Le origini dei Bagrationi sono mitiche e bibliche, essi discendono da principi palestinesi cristiani della dinastia di Davide e Salomone, re israeliti di Gerusalemme, alcuni stanziatisi nel Caucaso, dando vita ai regni di Armenia e Georgia, altri in Africa, dando vita all’Impero di Etiopia. Per questo i Bagrationi, nel loro scudo araldico portano la fionda e l’arpa di Re Davide, oltre che la Tunica di Cristo, ed i cristiani ortodossi georgiani si sentono vero popolo eletto della Bibbia che ha riconosciuto in Gesù Cristo il Messia delle antiche profezie escatologiche.

Ma la storia e identità della Georgia, come simbolicamente la sua bandiera crociata e templare e la sua devozione a San Giorgio Megalomartire, si lega indissolubilmente alla cavalleria cristiana dei mitici Tadzrelebi, alla Città Santa di Gerusalemme ed ai tesori sapienzali segreti (esoterici, cabalistici, egiziani e babilonesi) trovati sotto le mura del Tempio di Salomone, salvati dalla furia araba mussulmana e nascosti dai monaci ortodossi georgiani nei più impervi monasteri delle montagne caucasiche. Ma la Georgia è terra di miti e leggende, dagli Argonauti del Vello d’Oro al Regno delle Amazzoni, temibili donne guerriere. Di tutta questa affascinante tradizione è portatrice in Italia, Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, discendente da una antichissima famiglia ortodossa di tradizione militare (patrizi bizantini del Kuropalato Bagratide di Tao Klarjeti, nobili del Regno Bagratide di Imereti, nobili dell’Impero Trapezuntino di Trebisonda, nobili del Regno della Georgia unita, conti dell’Impero di tutte le Russie, nobili del Regno di Serbia) che, proprio in virtù di questi evidenti legami storici, simbolici e spirituali, è stata accolta anche come dama del PTHM 

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